Mirai in giapponese significa “futuro” e di un futuro in particolare questa auto vuole essere l’auspicio: essa sfrutta infatti una tecnologia ancora poco sviluppata, il cui impiego potrebbe aprire scenari più verdi per le strade del nostro pianeta, fiaccato dai gas di scarico che lo intossicano quotidianamente. Il nucleo di questa tecnologia propulsore della Mirai è l’idrogeno, convertito direttamente in energia elettrica attraverso celle a combustibile. Nell’atmosfera viene rilasciato puro vapore acqueo non inquinante, completamente scevro di anidride carbonica; tutto ciò a fronte di un pacco celle in grado di erogare fino a 155 CV di potenza.
70-100 $ per un pieno e oltre 450 km di autonomiaMa cosa significa, nella prassi, quel fueled by everything cui abbiamo accennato in apertura? Alla base di questo slogan quanto mai calzante sta il fatto che l’idrogeno è una sostanza onnipresente nell’universo; può essere infatti ricavato sia da materiali di scarto che da fonti naturali, come quella solare ed eolica. I curiosi potranno trovare, sul minisito della Mirai, una serie di divertenti video esplicativi che illustrano come è possibile produrre idrogeno: il carburante di cui necessita la Toyota Mirai lo si può ottenere persino dal letame.. senza emettere cattivi odori! I serbatoi, che ovviamente tolgono un po’ di spazio all’abitacolo rendendolo adatto a ospitare al massimo quattro persone adulte, possono essere ricaricati in soli 3 minuti utilizzando le stazioni di idrogeno a 70 MPa omologati agli standard SAE. Un pieno, che costa fra i 70 e i 100 $, garantisce oltre 450 chilometri di autonomia.
Qui però sorgono i primi problemi: la rete di distribuzione di questo gas è infatti ancora scarsamente sviluppata. Negli Stati Uniti essa si riduce a sole 12 stazioni di rifornimento. Nonostante le promesse di Toyota di raddoppiare la rete entro i prossimi 5 anni, allo stato attuale delle cose permangono ancora dubbi significativi sulle reali possibilità di penetrazione sul mercato non solo statunitense, ma a maggior ragione europeo, di questa straordinaria tecnologia.
La stessa casa nipponica garantisce l’acquisto della Toyota Mirai solo a chi dimostra di potersela permettere, e non parliamo solo del dettaglio economico (57.500 $ il prezzo di base per il mercato americano): ogni candidatura viene infatti attentamente vagliata per stabilire la sua conformità a una serie di requisiti, fra i quali la prossimità dell’aspirante acquirente alle stazioni di rifornimento, il suo passato automobilistico, le sue motivazioni (“Cerchiamo gli audaci e gli eletti”, la richiesta).
Dopodiché il candidato verrà contattato telefonicamente da un rappresentante Toyota, che lo sottoporrà a un colloquio per confermarne l’idoneità all’acquisto. Dopo che l’ordine sarà stato preso in carico, saranno necessari dai 2 ai 12 mesi per ricevere l’auto, nel colore e con gli optional richiesti, presso il concessionario selezionato.
Per avere la Mirai è necessario inoltrare una candidatura e superare un colloquio
A settembre Toyota Mirai verrà lanciata sul mercato europeo: prima in Danimarca, Germania e Gran Bretagna e a seguire negli altri paesi. Siamo curiosi di vedere cosa ne sarà della coraggiosa sfida lanciata dalla casa giapponese.
Riuscirà quest’auto, progettata sia nell’estetica che nell’ingegneria nel principio del respirare aria per restituire acqua, a lastricare la strada verso un futuro radioso o tutto finirà in una bolla di sapone?
Toyota Mirai: zero emissioni
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