La confusione tra Euro 6C, Euro 6D-TEMP ed Euro 6D è veramente altissima quindi facciamo un po’ di chiarezza. Le auto omologate dopo settembre 2017 sono state omologate Euro 6C, utilizzando il nuovo ciclo di omologazione WLTP. Tutte le auto immatricolate da settembre 2018 sono omologate con il WLTP e rispondono alle normative Euro 6C.
I consumi sono realiQuesto ciclo, che è aggiuntivo, prevede le condizioni di utilizzo reale sia per quel che riguarda il percorso sia per quel che riguarda il traffico. Sarà soltanto da gennaio 2019 che le automobili esposte in tutte le concessionarie dovranno indicare i dati WLTP + RDE.
Le automobili immatricolate precedentemente l’entrata in vigore di Euro 6D-TEMP ed Euro 6C verranno adattate secondo un criterio che è stato stabilito a tavolino portando i dati NEDC, ovvero il vecchio ciclo di omologazione, a quelli del nuovo ciclo di omologazione.
D’ora in poi sarà più facile capire quanto l’auto che ci interessa ci costerà effettivamente e quante emissioni inquinanti andrà ad emettere. Più volte le schede tecniche di tutti i veicoli sono state criticate per avere dei consumi che effettivamente erano fin troppo ottimistici. Scopriamo ora quali sono le differenze tra il vecchio ciclo di omologazione e quello nuovo.
Innanzitutto si passa da 20 minuti per NEDC a 30 minuti per il ciclo WLTP. La distanza percorsa è superiore, si passa da 11 chilometri a 23,25 chilometri come anche la velocità perchè si passa da 34 km/h di media a 46,5 km/h.
Mentre il ciclo NEDC non prendeva in considerazione gli equipaggiamenti opzionali quindi di fatto le automobili utilizzate nei test erano quelle base, adesso si prenderanno in considerazione anche gli allestimenti. Questo porta ad avere dei consumi completamente diversi a seconda dell’allestimento: l’allestimento base avrà dei consumi leggermente migliori mentre gli allestimenti top di gamma avranno consumi diversi.
Cambieranno le tecnologieNegli ultimi anni sono nate molte tecnologie che permettono di avere migliori risultati all’interno dei test, come lo start and stop. Il ciclo NEDC aveva delle lunghe soste in laboratorio, in quel caso spegnere il motore era l’ideale perché permetteva di non emettere nessuno inquinante. Il ciclo WLTP è completamente diverso perchè prevede meno pause e questo potrebbe portare anche ad una riduzione della presenza degli start and stop a bordo.
Costi ed emissioni saranno chiariL’unica cosa che è ancora da capire è la questione del bollo: gli stati dovranno adattare la loro tassazione perché le automobili sicuramente andranno sulla scheda tecnica ad indicare dei consumi delle emissioni superiori. Perciò bisognerà aspettare che gli stati portino a compimento queste modifiche del pagamento della tassazione di tutte le automobili inquinanti per evitare che poi l’automobilista vada a pagare di più senza che di fatto ce ne sia bisogno.