Ormai manca pochissimo all’attivazione dell’Area B a Milano: si tratta di una nuova area urbana che impedirà l’accesso all’interno della città alle automobili più inquinanti, che siano diesel o benzina.
In questo articolo vorrei spiegarvi come funzionerà l’Area B e quali sono le contromisure che sarà possibile adottare una volta che la direttiva comunale sarà attuata. Questo tema non riguarda soltanto chi abita a Milano, ma anche coloro che vivono in altre grandi città italiane: molti sindaci hanno infatti dichiarato di essere intenzionati a prendere simili provvedimenti, in modo da limitare l’inquinamento e il traffico urbano.
Area B: 186 telecamere e multe dal 21 gennaio 2019
L’Area B comprende circa il 70% dell’estensione del Comune di Milano e sarà controllata da 186 telecamere. Le telecamere riprenderanno le targhe dei veicoli che entrano all’interno dell’area designata: così facendo, chi non avrà diritto a circolare all’interno dell’Area B ma contravverrà al regolamento sarà notificato con una multa.
Attiva dal 1 ottobre senza multeGià dal 1 ottobre 2018 cominceranno i blocchi delle auto più inquinanti, anche se le sanzioni per coloro che contravverranno ai limiti imposti non scatteranno immediatamente: ci sarà un periodo di deroga attivo fino al 21 gennaio 2019, durante il quale chi entra nell’Area B riceverà un avviso. Così facendo, i conducenti delle auto inquinanti sapranno che dal 21 gennaio 2019 in poi scatteranno le sanzioni. A partire da quel momento, i divieti di accesso saranno attivi dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì.
Le tipologie di auto bandite dall’Area B saranno escluse gradualmente, partendo dalle auto a benzina euro 0, le auto a gasolio euro 0, euro 1, euro 2 e euro 3, per poi estromettere anche i camion e i veicoli per il trasporto merci più inquinanti. Per sapere a quale categoria appartiene la propria auto, è possibile consultare il libretto di circolazione alla voce V9, dove è indicata la categoria di emissioni euro.
4 consigli: dai mezzi pubblici all’auto nuova
Utilizzare i mezzi pubbliciPer evitare di incorrere in spiacevoli multe, ci sono alcuni consigli e accorgimenti che potete adottare per non limitare la vostra mobilità.
Il primo, e più ovvio, consiglio per entrare in città senza problemi è quello di utilizzare i mezzi pubblici, le cui corse nel frattempo saranno incrementate – anche se è previsto un ulteriore rincaro del costo del biglietto urbano.
Sistema FAP o auto bifuelColoro che proprio non vogliono arrendersi ai limiti e ai confini imposti dall’Area B possono installare un FAP aftermarket, il Filtro Anti-Particolato: questo permette di ridurre le emissioni e rende possibile migliorare la classe dell’auto, continuando così a entrare e circolare nell’Area B. I costi di questa soluzione variano a seconda dei modelli, della cilindrata e della classe di emissione del veicolo, ed è bene parlare con la propria officina di riferimento.
In alternativa è possibile installare un impianto GPL o metano per rendere l’auto bifuel e quindi per poter entrare nell’Area B senza preoccupazioni.
Anche in questo caso, la cifra da sborsare non è di poco conto: si va da 500 a 2.000 euro, ovviamente in base al motore e al tipo di impianto che si sceglie di installare.
Scegliere auto ecologichePiù semplice, ma con un altro budget, acquistare un’auto nuova, più moderna ed ecologica: se per le aziende sono già in arrivo incentivi comunali pari a 7 milioni di euro per la sostituzione dei veicoli inquinanti, per i privati al momento non ci sono novità.
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