Quali sono i pro e i contro del motore a benzina? Quando è meglio scegliere questa alimentazione per chi compra l’auto nuova?
Il vantaggio? Il prezzo!Il motore a benzina ha un vantaggio rispetto alle altre alimentazioni ed è la prima cosa che si nota guardando il listino fornito dalle Case: il prezzo d’acquisto è infatti più basso rispetto alle alternative (tranne per alcune offerte speciali, che parificano il diesel al benzina).
Il motore a benzina ha consumi più elevati rispetto ad un diesel, ad esempio, e un modo di erogare la potenza e di lavorare completamente diverso dai motori a gasolio o a gas.
Come sono le prestazioni?Il benzina ha infatti generalmente minori vibrazioni e rumori, quindi è a mio avviso più piacevole, specialmente nell’utilizzo urbano, in cui si sta spesso fermi al semaforo, con conseguenti ripartenze e accelerazioni frequenti.
Sono sempre più diffusi motori turbo a benzina; senza essere per forza super-sportivi, ma piuttosto più pronti e scattanti ai bassi giri. La sovralimentazione ha proprio il pregio di dare coppia ai bassi giri; quindi la ripresa migliora.
Inoltre, se cercate un’auto con cui divertirvi al volante, una sportiva, il motore benzina non ha per ora rivali.
E la manutenzione?Con un benzina si spende, in un anno, il 10/15% in più rispetto ad un motore a gasolio.
Ma scegliere tra diesel è benzina non è solo una questione di costi del carburante o di costo all’acquisto, ma c’è anche un altro fattore da considerare: la manutenzione.
Infatti il motore a benzina è meccanicamente di solito più semplice di un diesel e la sua manutenzione ha un costo inferiore rispetto al diesel o altre alimentazioni.
Questo dato di fatto ci porta ad un’altra considerazione: un motore a benzina non offre la stessa resistenza agli alti chilometraggi, rispetto a quella che invece garantiscono in genere i diesel.
Quando conviene scegliere un’auto nuova a benzina?
Partiamo dai chilometri che si fanno ogni anno: un diesel ha la convenienza necessaria solo se si percorrono 15/20 mila km all’anno, perché il risparmio che si ottiene ogni anno in termini di consumo di carburante è sufficiente per ammortizzare il costo di acquisto maggiore, in un tempo accettabile. Quindi se fate pochi chilometri, diciamo tra i 5 ed i 10 mila, vi consiglio un benzina; anche se conta sempre il sovrapprezzo del diesel, rispetto alle altre alimentazioni, sul modello che vi interessa e quella differenza rappresenta il margine su cui basarsi per capire la convenienza, in base alle vostre esigenze.
È quella giusta per me?Se fai pochi km all’anno, meno di 10/15 mila, è meglio acquistare un’auto a benzina, perché nell’arco della vita dell’auto stessa non riusciresti a rientrare dell’investimento fatto su diesel, GPL, metano o ibrido.
Inoltre la manutenzione di un motore benzina è minore e meno costosa di quella da fare su un motore diesel o sugli altri.
Dal punto di vista della rumorosità e silenziosità, il motore benzina è migliore perché ha meno vibrazioni; questo vale sia per i SUV che per le citycar. Per le sportive, il benzina è la scelta migliore: emette un suono più piacevole e coinvolgente, soprattutto coi motori con quattro cilindri.
Pro
Manutenzione economica
Poche vibrazioni
Contro
Minore robustezza
Consumi elevati
Quali sono i pro e i contro di un motore a gasolio? I motori diesel ormai offrono ottime prestazioni e hanno consumi molto bassi; poi il gasolio costa meno della benzina dal distributore, allora perché non dovresti sceglierlo per la tua prossima auto?
Vediamo quando conviene e quando è meglio scegliere altro
Che prestazioni ha?Non in assoluto, diciamo però che il motore diesel offre un ottimo equilibrio tra efficienza e prestazioni. I SUV, anche di grandi dimensioni, possono tranquillamente montare un motore di cilindrata media, di solito tra 1.6 e 2.0 litri, con prestazioni elevate grazie all’utilizzo di tanta coppia e all’apporto della sovralimentazione: il turbo, che ormai è usato su ogni motore diesel in commercio, e che è in grado di portare la potenza a livelli impossibili, fino a qualche anno fa.
E la manutenzione?Inoltre il motore diesel ha una robustezza costruttiva superiore a quella di un benzina e di conseguenza la vita utile del motore diesel è elevata, rispetto a quella degli altri motori, permettendo di fare una quantità elevatissima di chilometri.
Ulteriore aspetto importante da considerare, se fate tanti chilometri al giorno ma con brevi spostamenti, il motore diesel potrebbe andare in crisi velocemente. Infatti, per dare il massimo, il propulsore a gasolio deve entrare in temperatura e quindi, specialmente in zone in cui il clima è rigido, gli spostamenti brevi sono poco adatti al motore a gasolio.
È vero che i motori diesel inquinano di più?
Se ne fa un gran parlare negli ultimi tempi: le auto diesel sono più inquinanti. Il problema sta nel fatto che, rispetto ai benzina, i motori diesel emettono più ossidi d’azoto, NOx, mentre i benzina emettono più anidride carbonica, la CO2.Senza andare nel tecnico, il vero dilemma che più di qualcuno si pone è se ha senso ora acquistare un’auto diesel. La risposta è che, proprio perché si tratta di auto omologate secondo gli standard più moderni, i motori diesel Euro 6d sono al riparo da blocchi del traffico delle amministrazioni comunali, se si escludono sporadiche domeniche. Quindi da questo punto di vista, chi acquista un diesel dovrebbe essere tranquillo.
Il motore diesel è quella giusto per me?Alimetazione auto diesel, quando è la scelta giusta? Per ammortizzare l’investimento all’acquisto, dato che il diesel mediamente costa 1.500/2.000 euro in più, rispetto ad un motore a benzina (oltre che avere una manutenzione più costosa in fase di tagliando), servono almeno 15/20 mila Km all’anno.
Se rientrate tra gli automobilisti stakanovisti allora ok. Ulteriore aspetto da considerare è il tipo di auto a cui state pensando: magari cercate un SUV di medie dimensioni? O una utilitaria che consumi poco e che abbia spinta nel traffico? Allora un turbodiesel è la scelta ideale, perché offre un buon equilibrio tra prestazioni e costi di esercizio.
Se cercate la potenza e la raffinatezza d’erogazione del benzina il diesel non è ancora allo stesso livello; ma nelle sue ultime generazioni, è un buon punto di incontro.
Io lo consiglio a chi viaggia tanto e fa spostamenti lunghi, con un minimo di 15/20mila Km all’anno.
Pro
Consumi contenuti
Ottime prestazioni
Contro
Costo elevato
Manutenzione superiore
Meglio l’impianto a gas metano o quello a GPL?
Le auto a metano sono poco considerate dagli automobilisti; chi vuole acquistare un’auto a gas di solito sceglie il GPL, per vari motivi. Ora parliamo proprio delle auto a metano: vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa alimentazione.
Quanto costano le auto a metano?Quando si parla di carburanti alternativi, la scelta viene fatta per motivi ambientali, ma anche per quelli economica. Il rifornimento costa meno, ma bisogna valutare i costi di acquisto. Una utilitaria come la Fiat Panda offre, sulla motorizzazione Natural Power, il metano ad un costo che, rispetto al corrispnedente motore turbo a benzina, con una maggiorazione del prezzo di 2,300 euro.
Volkswagen vende la Golf con il 1.4 a metano a 2mila euro circa in più, rispetto al 1.0 a benzina turbo da 110 CV. I marchi più forti sul metano sono Fiat e quelli del gruppo VW. Gli altri marchi non hanno grande offerta in questo senso; solo Mercedes-Benz, sulla Classe B, monta il 2.0 a metano. Quindi costano, c’è una bella differenza.
La manutenzione è superiore?Per quanto riguarda la manutenzione programmata, i serbatoi di metano devono essere sottoposti ogni cinque anni al collaudo, rispetto alla data stampata sulle bombole, se omologate secondo le norme italiane DGM. Bombole di omologazione nazionale, tipicamente installate su autoveicoli trasformati in aftermarket; oppure se omologate secondo la norma ECE/ONU R110: bombole di omologazione internazionale, installate sia su autoveicoli omologati dal costruttore che su autoveicoli trasformati in aftermarket, la revisione è generalmente prevista ogni 4 anni, a partire dalla data di immatricolazione del veicolo.
L’operazione di collaudo, eseguita nei centri specializzati, è gratuita perché coperta dal Fondo Bombole Metano; restano a carico dell’utente lo smontaggio e il montaggio delle bombole e del gruppo che compone l’impianto. Quindi la manutenzione è superiore e onerosa in occasione della revisione, che per un’utilitaria costa circa 120 euro; più sono le bombole, più costa la revisione, fino a salire oltre i 400 euro.
Quanto si risparmia con il metano?La differenza di unità di misura rende obbligatorio fare un confronto in termini economici: in media, percorrere un km a metano costa circa il 60% in meno rispetto alla benzina. Per esempio, un’auto di ultima generazione, con meno di 15 € viaggia per circa 400 km.
Alimentazione auto a metano: quali sono gli svantaggi?
Oltre ai costi di acquisto dell’auto nuova a metano, rispetto a quella a benzina tradizionale (che sono importanti), bisogna aggiungere i costi di manutenzione per la revisione di cui abbiamo parlato e, ovviamente, i costi che normalmente avresti per un’auto qualsiasi: gomme, tagliando. assicurazione… Non consideriamo questi ultimi, dato che sono simili per tutte le auto in commercio; mentre calcoliamo quelli dedicati al mantenimento e l’acquisto di un impianto a gas metano. Si parla di circa 2500 euro di spesa nei primi 4 o 5 anni, ossia 500 euro l’anno. Inoltre, la rete di distribuzione in certe zone d’italia è capillare, ma in altre è un problema fare rifornimento; quindi bisogna informarsi preventivamente a riguardo, sul sito Ruoteinrete troverete tutte le informazioni a riguardo.
L’auto a metano è giusta per me?Scegliere l’alimentazione auto a metano è ideale se fai tanti km all’anno perché in questo modo ammortizzi subito l’investimento; in pochissimo tempo recuperi quanto speso all’inizio e la quota annuale di ammortamento.
Attenzione, come detto, alla capillarità della rete dei distributori, perché in certe regioni sono davvero pochi i punti di rifornimento. Inoltre il calo di prestazioni del motore, quando va a metano, è importante e l’auto perde un po’ di spinta.
Infine il bagagliaio: con le bombole, lo spazio nel vano di carico si riduce molto. Se vuoi usare la tua auto per le vacanze, potresti non riuscire a caricare tutti i bagagli.
Pro
Costi di gestione contenuti
Impianti omologati dal produttore
Vantaggi fiscali
Contro
Prestazioni inferiori
Manutenzione più costosa
Pochi distributori
Quali sono i pro e i contro delle auto a GPL? Come accade per quelle a gas metano, anche per le auto alimentate a gas di petrolio liquefatti ci sono grandi vantaggi in termini economici, rispetto alle auto a benzina o diesel. Costano un po’ di più in fase di acquisto, o in caso di installazione di un impianto a gas successivamente all’acquisto.
Quanto costano le auto a GPL?Oltre a far installare l’impianto GPL dopo aver acquistato un benzina, si può acquistare un’auto bifuel direttamente in fabbrica. Il costo dell’auto GPL rispetto al benzina è di circa 1500/2000 euro in più; si tratta quindi di un investimento da fare con attenzione, proprio come nel caso dell’acquisto di un’auto ibrida a metano o, in generale, a propulsione alternativa. Inoltre alcune regioni possono riservare vantaggi fiscali sul pagamento del bollo, in virtù del fatto che le auto GPL hanno un basso impatto ambientale.
La manutenzione è costosa?La presenza di un impianto supplementare prevede controlli ulteriori, in fase di tagliando, ma la spesa è sostenibile: 50/100 euro in più, a seconda di modello e officina. La presenza delle bombole comporta poi dei controlli ulteriori in fase di revisione, fissata come per le auto a benzina a 4 anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni 2. Infine, dopo 10 anni, c’è l’obbligo di sostituzione della bombola che Landi, una delle aziende più famose in Italia in questo campo, propone con prezzi da 450 euro, tutto incluso.
Quanto si risparmia con il GPL?Il vantaggio principale, e ve ne accorgereste già al primo rifornimento, è il costo del carburante: si risparmia circa il 50%, rispetto ad una auto a benzina simile, e il 30% rispetto al gasolio, al netto della resa chilometrica (inferiore) del GPL. Con un litro di GPL si percorrono meno chilometri rispetto al benzina, tra il 10 e il 20%; le prestazioni calano leggermente. Non è un calo drastico, però basta un po’ di sensibilità per accorgersene.
Quali sono gli svantaggi?A differenza del motore a metano, le auto con alimentazione GPL possono parcheggiare anche nei parcheggi interrati delle autorimesse: fino al primo piano sotto il livello stradale.
Più importante il problema rifornimento: trovare un distributore GPL non sempre è facile, soprattutto in certe zone. Inoltre il GPL, come detto, ha un calo di prestazioni rispetto al benzina, che si sente soprattutto in fase di ripresa.
Alimentazione auto a GPL: va bene per me?
L’auto GPL è quella giusta per te se percorri tanti km all’anno. La cifra che di solito si prende come riferimento è quella dei 15/20 mila km all’anno, in modo tale da ammortizzare in poco tempo l’investimento. Il risparmio al benzinaio è talmente elevato che in un paio d’anni, percorrendo 15mila km all’anno, dovresti già aver ammortizzato il costo; da quel giorno in poi è tutto risparmio.
Ovviamente come detto non va bene per chi ha un box interrato, perché è illegale parcheggiare sotto il piano -1. E se il distributore di GPL è troppo fuori mano, rispetto alle destinazioni abituali.
Pro
Costi di gestione contenuti
Impianti omologati dal produttore
Vantaggi fiscali
Contro
Prestazioni (di poco) inferiori
Manutenzione (di poco) più costosa
Pochi distributori
In questo video parliamo di auto ibride. Se pensi di acquistare un’auto dotata di motore a combustibile abbinato a un motore elettrico, ti sarà utile conoscerne i pregi ed i difetti. Perché, anche se si sente dire che le ibride sono la scelta migliore in attesa dell’arrivo di auto elettriche davvero interessanti, devi considerare diverse cose per capire se è il tipo di auto ideale per te.
Quanto consuma un’ibrida?Le auto ibride hanno il vantaggio di sfruttare anche un motore elettrico, per alleggerire il carico di quello termico.
Di conseguenza, nel traffico i consumi sono inferiori, a patto di adeguare la propria guida ad uno stile tranquillo e poco brusco. Che non significa andare più piano, ma essere delicati sui comandi in accelerazione e frenata.
I tragitti in cui le ibride danno il meglio sono quelli in cui, con lunghe decelerazioni, si riescono a ricaricare le batterie elettriche con la frenata rigenerativa per poi sfruttarle, una volta cariche, in accelerazione, diminuendo i consumi.
E il comfort?Chi la prova in città chiunque apprezza il suo confort a livello di silenziosità e assenza di vibrazioni, oltre alla comodità tipica del cambio automatico. Il motore termico spesso rimane spento in ripartenza: non ci sono rumori fastidiosi.
Poi, legati ai bassi consumi, ci sono anche le emissioni allo scarico contenute garantite da una ibrida; un pregio non indifferente, che permette di avere accesso in alcuni comuni alle ZTL e di non doversi fermare durante i blocchi del traffico.
È vero che non pago il bollo?Il fatto che non si paghi il bollo dipende dalla Regione di residenza. In alcune infatti c’è l’esenzione totale del bollo auto, per alcune annualità dalla prima immatricolazione; oppure, la limitazione del pagamento alla sola potenza del motore termico.
Insomma, dipende dalle normative regionali e bisogna controllare sul sito internet della regione o informarsi all’ACI. In alternativa navigate il sito Toyota, che indica, regione per regione, i vantaggi fiscali dedicati alle ibride.
E la manutenzione?La manutenzione non è necessariamente superiore, rispetto alle varianti a benzina, né tantomeno alle diesel. In realtà, la presenza delle batterie e della frenata rigenerativa permette di ridurre il consumo dei freni; la presenza della batteria elettrica sgrava il motore da un po’ di lavoro e questo dovrebbe garantire una vita più duratura alla meccanica dell’auto. Dipende da caso a caso, ovviamente.
Auto ibrida… È quella giusta per me?
Bisogna considerare che un’ibrida arriva a pesare un centinaio di Kg in più rispetto ad una variante a benzina tradizionale. Inoltre, questa tecnologia aggiuntiva è costosa per il produttore e spesso comporta un aumento del prezzo di listino, rispetto alla versione con solo motore a benzina, di circa 2.000 euro.
Ci sono alcuni sistemi più economici, come nel caso dell’SHVS di Suzuki o dell’Hybrid Assist di Renault: entrambi proposti con un sovrapprezzo di 1.000 euro, ammortizzabili di fatto con i vantaggi fiscali di alcuni regioni, in tempi ragionevoli.
Ho guidato auto ibride in diverse occasioni e il fatto di avere il cambio automatico, oltre che l’aiuto delle batterie nel traffico, ti cambia davvero il modo di vivere lo spostamento quotidiano. Ti consiglio l’auto ibrida se ti muovi tanto in condizioni in cui i consumi davvero si abbassano e se abiti in regioni in cui i vantaggi fiscali sono elevati.
Pro
Confort
Consumi
Fiscalità
Contro
Costo di acquisto
Peso supplementare
Cambio di guida necessario
Quali sono i pro e i contro di un’auto elettrica? Sicuramente in futuro l’auto elettrica diventerà comune: molti parlano del 2020 come anno in cui le elettriche diventeranno più diffuse, perché probabilmente più economiche da comprare e più facili da gestire
Che prestazioni hanno?Bastano pochissimi chilometri a bordo di un’auto elettrica, per rendersi conto che le prestazioni sono molto elevate. Una lieve pressione sul pedale dell’acceleratore e l’auto schizza in avanti molto più rapidamente di quello che farebbe una sportiva qualsiasi.
Questo effetto non è il risultato di una potenza esagerata, ma dipende dalla coppia motrice massima, disponibile da subito. Il che rende un’auto elettrica ideale nei sorpassi e nelle partenze ai semafori. Poi non ci sono rumori di motore a combustione, di trasmissione e cambio e quindi anche il confort è di altissimo livello.
Le prestazioni pure: le emozioni che un’automobile garantisce sono per ora possibili solo con le supercar a combustibile, ma nella vita di tutti i giorni anche le elettriche hanno prestazioni da top di gamma.
Quanti chilometri fanno?Dipende ovviamente dal modello e dalla capacità della sua batteria, che si misura in kWh. Quelle con maggiore autonomia sono le supercar Tesla, che superano i 600 chilometri di percorrenza con una sola carica (ma hanno anche un prezzo di listino che supera anche i 100 mila euro).
Al contrario la più economica sul mercato è la Renault ZOE, dalle dimensioni simili alla Clio, per capirci: 400 Km di autonomia ed un prezzo di partenza di 23 mila euro, a cui aggiungere almeno 59 euro al mese per il noleggio della batteria.
Poi abbiamo la smart electric drive e la Nissan Leaf, sempre 400 Km dichiarati; oppure la Ioniq di Hyundai, che dichiara un’autonomia di 280 Km. Non parliamo quindi di autonomie simili alle auto a combustibile, ma rispetto alle elettriche di prima generazione la situazione è più gestibile e permette di muoversi a lungo, prima di dover ricaricare.
In quanto tempo ricarico le batterie?Anche qui dipende: dalla portata del dispositivo di ricarica, che per le colonnine più diffuse varia da pochi kW di una presa domestica, fino a 43 kw per una colonnina a ricarica rapida.
Ma dipende anche dalla capacità dell’auto di ricevere velocemente la ricarica; le variabili sono diverse e bisogna sempre controllare le specifiche del produttore. Ad esempio la Leaf dichiara 40 minuti di tempo, per ricaricare l’80% della batteria con una colonnina di ricarica rapida.
Quali sono i difetti?Tra i difetti sicuramente quello principale è il prezzo di acquisto, a cui aggiungere la poca autonomia (rispetto all’auto a combustibile) e pure i tempi lunghi di ricarica.
Le colonnine sono poche e non capillari; quindi, per un viaggio lungo, bisogna mettere in campo una pianificazione dettagliata e previdente. Conviene dunque comprare un’elettrica? È una tecnologia che in futuro sarà fondamentale, ma per ora il suo acquisto è sensato per spostamenti brevi e per chi può adeguarsi ai limiti attuali della tecnologia elettrica.
Auto full-electric… È quella giusta per me?
È quella giusta per te se vuoi sposare in tutto e per tutto una filosofia ecologista, anche a costo di spendere qualcosa in più all’acquisto, perché i prezzi di listino sono ancora molto alti, e ad andare incontro ai problemi dati dai tempi di ricarica lunghi e dalle autonomie non esagerate.
Poi c’è anche l’aspetto del comfort: quello garantito dalle elettriche è imbattibile. E dei costi di gestione: ricaricare le batterie ha un costo bassissimo, ma è un vantaggio che viene compensato dai difetti di avere poca autonomia. Insomma, optare per un’auto elettrica alla fine si rivela una scelta di cuore, più che di testa.
Pro
Comfort elevato
Spesa in carburante quasi azzerata
Emissioni allo scarico pari a zero
Contro
Tempi di ricarica
Costo di acquisto
Poche colonnine di ricarica